Dopo più di due anni ho deciso di riprendere a scrivere. Oggi più di allora sento il bisogno di condividere le mie idee, i miei punti di vista, le mie paure, il mio disappunto. L'Italia è un Paese in decadenza e forse l'unica cosa che ci resta è la possibilità di capire il marcio del nostro sistema politico, del nostro mercato del lavoro, della nostra economia, della nostra società.
Ho intenzione di dare un taglio più netto ai miei articoli, più politici, più schierati, più personali.
Grazie per avermi dedicato anche un minuto della vostra vita, buona lettura!






" Il pil misura qualunque cosa, tranne ciò per cui vale la pena vivere" (Bob Kennedy)

"La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perchè dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico" (Enrico Berlinguer)


mercoledì 17 ottobre 2007

Benvenuto PD, giocati bene quest'ultima possibilità!

Dopo anni di ipotesi, promesse e sussurri, domenica 14 ottobre è nato finalmente il Partito Democratico. Un'inizio sotto i migliori auspici vista la massiccia affluenza alle primarie (pare oltre i 3 milioni di votanti...) di un popolo critico che ha così inteso concedere al centro-sinistra, e forse all'intero mondo politico, l'ultima opportunità. Chi ha letto altre volte il mio blog saprà che ho sempre appoggiato l'idea del PD nonché il suo leader, Walter Veltroni. Che sia la volta buona che questo sistema politico cambi davvero? Che il multipartitismo estremo, caratteristica peculiare della nostra esperienza repubblicana, possa ritenersi ormai superato? E' chiaro che anche nel centro-destra dovranno unificarsi e creare un soggetto simile, una sorta di unione dei Conservatori, un ipotetico Partito Moderato. Forse che da 40-50 partiti ne rimarranno solo 4-5 semplificando il quadro politico agli occhi dei poveri elettori? Ovviamente si vedrà ma io sono fiducioso che qualcosa in meglio possa cambiare, che questa novità porti all' abbandono del "Vecchio" per voltare lo sguardo al "Nuovo".
Ovviamente si tratta solo di un punto di partenza. Al di là dei contenuti (certo fondamentali), quello che conta è la svolta chiaramente maggioritaria e non più ibrida, finalizzata al superamento di coalizioni estremamente eterogenee per ottenere chiarezza e omogeneità. Non più elenchi interminabili di sigle inutili ma un bipolarismo reale...o almeno così sembra. Sta di fatto che qualcuno, o qualcosa, avrebbe dovuto spezzare l'insopportabile inerzia del momento per mettere un po' di sale ai contenuti di un'attività politica troppo spesso incline solo all'ordinaria amministrazione (e, a volte, neppure troppo bene). Basterà? Ne riparlerò in futuro e vedremo...per ora mi limito a citare Daniele Silvestri: "progresso, adesso!!".