
Dopo anni di ipotesi, promesse e sussurri, domenica 14 ottobre è nato finalmente il Partito Democratico. Un'inizio sotto i migliori auspici vista la massiccia affluenza alle primarie (pare oltre i 3 milioni di votanti...) di un popolo critico che ha così inteso concedere al centro-sinistra, e forse all'intero mondo politico, l'ultima opportunità. Chi ha letto altre volte il mio blog saprà che ho sempre
appoggiato l'idea del PD
nonché il suo leader, Walter
Veltroni. Che sia la volta buona che questo sistema politico cambi davvero? Che il multipartitismo estremo, caratteristica peculiare della nostra esperienza repubblicana, possa ritenersi ormai superato? E' chiaro che anche nel centro-destra dovranno unificarsi e creare un soggetto simile, una sorta di unione dei Conservatori, un ipotetico Partito Moderato. Forse che da 40-50 partiti ne rimarranno solo 4-5 semplificando il quadro politico agli occhi dei poveri elettori? Ovviamente si vedrà ma io sono fiducioso che qualcosa in meglio possa cambiare, che questa novità porti all' abbandono del "Vecchio" per voltare lo sguardo al "Nuovo".
Ovviamente si tratta solo di un punto di partenza. Al di là dei contenuti (certo fondamentali), quello che conta è la svolta chiaramente maggioritaria e non più ibrida, finalizzata al superamento di coalizioni estremamente eterogenee per ottenere chiarezza e omogeneità. Non più elenchi interminabili di sigle inutili ma un bipolarismo reale...o almeno così sembra. Sta di fatto che qualcuno, o qualcosa, avrebbe dovuto spezzare l'insopportabile inerzia del momento per mettere un po' di sale ai contenuti di un'attività politica troppo spesso incline solo all'ordinaria amministrazione (e, a volte, neppure troppo bene). Basterà? Ne riparlerò in futuro e vedremo...per ora mi limito a citare Daniele Silvestri: "progresso, adesso!!".