In questi giorni è scoppiata una bufera nel mondo politico e mediatico del paese a seguito di alcune dichiarazioni del giornalista Marco Travaglio, rilasciate alla trasmissione di RAI3 Che tempo che fa?, per mezzo delle quali attaccava tra gli altri il Presidente del Senato Renato Schifani, sostenendo che avesse avuto rapporti con la mafia, guadagnandosi puntualmente una querela.Io credo che in un paese libero e democratico come il nostro, ognuno abbia il diritto di esprimere le opinioni che ritiene opportune, per giunta neppure in campagna elettorale.
Essere un uomo potente, dal politico all'imprenditore, significa avere non solo onori e privilegi, ma anche oneri, consistenti nel prezzo da pagare per la propria posizione ed è normale che giornalisti e magistratura, controllori dei poteri forti, o danno fastidio o non stanno svolgendo bene il proprio dovere. In Italia nessuno dei due si comporta in maniera professionale ed è per questo che quando qualcuno lo fa scoppia un caos incredibile (ricordate DeMagistris?).
La cosa che più detesto in uno Stato di diritto, cioè uno Stato nel quale vige il principio d'innocenza fino a prova contraria, è il principio del garantismo, la grande bugia utilizzata dai "servi del potere" per salvare il proprio posto di lavoro. Essere garantisti significa non esprimere giudizi contro qualcuno fin quando i processi non siano conclusi ed è modo di fare illogico.Per due motivi: innanzitutto non credo nella giustizia ufficiale, in quanto i potenti sono tali proprio perché riescono a fare il comodo loro senza essere condannati (si vedano i vari Berlusconi o Andreotti); il secondo motivo è che i processi in Italia durano talmente tanto che non posso aspettare 20 anni per insultare uno che secondo me è un mafioso. Io preferisco centomila volte rischiare di accusare qualcuno che potrebbe rivelarsi innocente piuttosto che far passare tutto sotto silenzio. Sono del parere che chi è potente deve pagare a prescindere, solo per il fatto di essere potente! Noi che non contiamo nulla chi siamo, gli stronzi che stiamo a guardare e applaudire chi vive da Dio? Non ci sto...
E badate che non parlo di morale, parlo di un paese in cui chi sta al governo pensa solo ai suoi interessi disinteressandosi della collettività, dove per raggiungere posizioni importanti dovrei essere o ricco, per potermi permettere le migliori università private e i migliori Master, o raccomandato, cioè dovrei provenire da determinate famiglie. In caso contrario resterò sempre una comparsa, e io personalmente non accetto di essere una comparsa...
E allora mi danno fastidio tutti coloro che esprimono solidarietà al Presidente del Senato, che ha già tanto dalla vita e qualche problema ogni tanto non gli farà certo male... e giù le mani da chi interpreta il malcontento popolare verso un sistema ormai scivolato sempre più nel ridicolo.




