"Ancora tu, non mi sorprende lo sai. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile. Stai come me e ci scappa da ridere". Iniziava così una celebre canzone di Lucio Battisti, dedicata ad una donna, che tuttavia posso inoltrare al nostro amato/odiato (a seconda dei punti di vista) presidente. E così, un uomo che era dato per finito circa 50 volte negli ultimi anni, si è presentato al Quirinale per ricevere l'incarico di governare il paese, dopo di che ha diramato la lista dei nuovi ministri.
E si, ancora lui, piaccia o meno siamo davanti a un fuoriclasse. Uno che si è candidato 5 volte (cosa che non avviene in nessun paese civile) e ha vinto, praticamente sempre. Nel '94, '01 e '08 sicuramente, ma anche nel '96 quando perse solo a causa della contemporanea assenza della Lega Nord da una parte e presenza di Rifondazione comunista dall'altra, nonché nel '06, quando ottenne un sostanziale pareggio nella sfida contro l'Unione condotta da Romano Prodi. In poche parole, questo qui vince sempre, facciamocene una ragione. Siamo in Italia, l'Italia di Berlusconi, sarà dunque il caso di imparare qualcosa da lui in tema di comunicazione anziché limitarsi a criticarlo, se è vero com'è vero che sul "nulla" che propone ottiene una percentuale di vittoria, come detto prima, prossima al 100 %.
In ogni caso, questa è la lista di coloro che, nel bene o nel male (temo quest'ultima cosa...opinione personale, hihi), determineranno i destini della Repubblica Italiana per i prossimi 5 anni:
Economia: Tremonti Giulio (Pdl, ex FI)
Grazia e Giustizia: Alfano Angelino (Pdl, ex FI)
Affari Esteri: Frattini Franco (PDl, ex FI)
Affari Interni: Maroni Roberto (Lega Nord)
Difesa: La Russa Ignazio (Pdl, ex AN)
Istruzione, università, ricerca: Gelmini Maria Stella (Pdl, ex FI)
Beni culturali: Bondi Sandro (Pdl, ex FI)
Welfare: Sacconi Maurizio (Pdl, ex FI)
Infrastrutture: Matteoli Altero (Pdl, ex AN)
Ambiente: Prestigiacomo Stefania (Pdl, ex FI)
Sviluppo Economico: Scajola Claudio (Pdl, ex FI)
Politiche Agricole: Zaia Luca (Lega Nord)
Ministri senza portafoglio
Riforme: Umberto Bossi (Lega Nord)
Semplificazione: Roberto Calderoli (Lega Nord)
Attuazione programma: Gianfranco Rotondi (Pdl, ex Nuova Dc)
Politiche comunitarie: Andrea Ronchi (Pdl,ex AN)
Pari opportunità: Mara Carfagna (Pdl, ex FI)
Affari regionali: Raffaele Fitto (Pdl, ex FI)
Politiche giovanili: Giorgia Meloni (Pdl, ex AN)
Rapporti con parlamento: Elio Vito (Pdl, ex FI)
Innovazione: Renato Brunetta (Pdl, ex FI)
Fin qui i nomi, che dire...non molto visto che molti di loro non sono esattamente notissimi al grande pubblico, essendo spesso al primo incarico governativo. Comunque qualche osservazione, più o meno ironica, mi sembra possibile: noto Ignazio La Russa Ministro della Difesa, niente male per un ex-fascista e portavoce di una visione "virile" e maschilista della società. A me dà l'impressione del "sergente di ferro stronzissimo" di full Metal Jacket, di conseguenza non poteva dirigere altro che le forze armate. Poi "Zio Fester" Sandro Bondi, Ministro della Cultura, un po' come affidare a Jessica Rizzo il Ministero della Verginità!!! Su Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordo i precedenti da Ministro dell'Interno. Responsabile della discussa gestione del G8 di Genova nel 2001, dimessosi dopo alcune dichiarazioni "equivoche" su Marco Biagi nel 2003. Roberto Calderoli, Ministro della Semplificazione, ovvio incarico per un ritardato mentale...chi più di lui necessità di semplificazione?!! Bossi alle Riforme mi inquieta non poco, poiché sappiamo benissimo che per lui esiste una sola riforma possibile: il federalismo, e su quello investirà tutte le sue residue energie. Tra l'altro è insopportabile sentirlo parlare con quel filo di voce e quel rantolo alla gola, mi chiedo perché non si sia ritirato a vita privata dopo tutti i problemi di salute che ha avuto (..purtroppo lo so, era una domanda retorica). Su Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità, oltre all'indiscutibile bellezza, politicamente non saprei che dire. Sono poco informato io, oppure lei non ha mai fatto nulla di rilevante? ai posteri l'ardua sentenza. Andrea Ronchi, Ministro delle Politiche Comunitarie, è uno dei personaggi più rissosi tra i telepolitici, cioè gli ospiti quasi fissi delle trasmissioni stile "Porta a Porta". Ha proprio il giusto "aplomb britannico" per fare il ministro! Infine mi sorprende, anche se non più di tanto, l'assenza del Ministero delle Telecomunicazioni, probabilmente perchè sono tutte nelle mani del "Grande Capo". Come si è visto non ho fatto un'analisi nè seriosa, nè tecnica, ma come avrai potuto con questa "gente"? Dunque, questi i nomi. Dalle mie parti si direbbe "Massa di Cingiuni"...che Dio, o chi per lui, ce la mandi buona...
6 commenti:
Dopo la lettura di questo articolo ho capito perchè dal tuo profilo hai tolto la dicitura "aspirante giornalista". Piuttosto mi stupisco di come non l'abbia ancora aggiornato con "aspirante satirico de 'l'unità'" una dicitura senz'altro più appropriata di "democratico".
Rivogliamo l'antiblog!!!!!!!
io temo che la sinistra abbia rinunciato a combattere e aspetti solo che berlusconi tiri le quoia (tanto è vecchio....) ma io non lo riprendo più il treno per votare sta gente senza palle che non lotta!!
hasta siempre nichy vendola!!!
Saluti a tutti!
necessita di verificare:)
leggere l'intero blog, pretty good
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