
Ad oggi credo ci siano abbastanza elementi per affermare con certezza che tutti violano i regolamenti, abusando di farmaci proibiti. Il teorema è semplice: se gran parte dei ciclisti sono dopati, i ritmi di gara sono più elevati del normale. Segue che chi volesse rimanere “pulito”, non potrebbe competere. E’ probabile che gli atleti rimarrebbero senza contratto, qualora si opponessero. La colpa, quindi, non è loro, ragazzi ingenui, spesso scarsamente istruiti, pieni di speranze…Sono gli organizzatori che frodano, con l’appoggio delle società e dei loro medici. Sono coloro che dirigono il sistema che hanno interesse a mantenere ritmi forsennati, per lo spettacolo, il business. Sono loro che fanno finta, davanti a giornali e tv, di voler pulizia. Io credo che nel fango ci sguazzino volentieri, perché “the show must go on”, nonostante qualche squalifica “eccellente” ogni tanto.
Va precisato che gli affari del ciclismo non sono quelli di altri sport (es. il calcio), così è costante l’esigenza di tenere sempre i riflettori accesi su un grande campione, o meglio, ci vuole sempre un grande campione. E’ il Palazzo che chiede al miglior atleta del momento di andare oltre; è il Palazzo che gli chiede, forse gli impone, di drogarsi. Così è stato per Basso. Così fu per Marco Pantani, osannato dal mondo intero fino al giorno in cui, all’apice del successo, qualcuno decise di scrivere la parola fine, decise che Marco dovesse pagare per i misfatti di tutti, divenire il “capro espiatorio” di un mondo malato. L’uomo, oltre che il ciclista, da quel giorno iniziò a spegnersi lentamente, fino all’inevitabile epilogo del suicidio. L’episodio non è servito da esperienza, il “sistema” è rimasto immobile nonostante le apparenze, gli atleti vigliaccamente omertosi. La speranza è che da oggi il silenzia venga rotto, da tutti, piano piano. Il doping uccide chi lo usa, non chi ci lucra sopra. Spero che ognuno inizi a tirare fuori il carattere, per salvare se stesso, la passione dei tifosi, lo sport in genere. Quantomeno perché la storia non si ripeta…
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