
Assodato che lo stato sociale d’oltralpe sia indubbiamente più forte, qualcuno potrebbe pensare che il rovescio della medaglia sia un’ ingente spesa pubblica. Invece no, visto che l’Italia ha un debito pubblico pari al doppio di quello francese. Il cuore del problema, dunque, è sempre lo stesso. Mi spiace ripetermi ma l’inefficienza dell’amministrazione nostrana è sempre sotto gli occhi di tutti.
I meccanismi della spesa sono rimasti quelli dell’era DC, finalizzati alla formazione del consenso e alla creazione di clientele dipendenti dal denaro pubblico, attraverso sovvenzioni a cliniche amministrate da politici o loro amici, pensioni a cinquantenni, alti stipendi a funzionari statali spesso perditempo,ecc. Non lo devo ricordare io che gli investimenti finalizzati ad un miglioramento del benessere generale siano anche quelli verso bambini, famiglie, anziani, poveri,ecc. Lo Stato italiano, sul piano delle azioni politiche costruttive, è vergognoso. Il governo è composto, tra ministri e sottosegretari, da circa ottanta persone. L’altro giorno ho scoperto l’esistenza del ministro per l’attuazione del programma di governo, un tale Santagata Giulio. Ma stiamo scherzando? Ma che ministero è? Ma erano finite le poltrone? In Francia i ministri sono 15. Credo che oltre cinquant’anni di dittatura bianca (il governo DC) abbiano reso il nostro Paese un luogo di sprechi e inefficienze, come tangentopoli (e non solo) dimostrò a inizio anni '90. Detto questo non aggiungo altro per non citare articoli che ho scritto in precedenza. Spero un giorno di potermi smentire…
Nessun commento:
Posta un commento