Dopo più di due anni ho deciso di riprendere a scrivere. Oggi più di allora sento il bisogno di condividere le mie idee, i miei punti di vista, le mie paure, il mio disappunto. L'Italia è un Paese in decadenza e forse l'unica cosa che ci resta è la possibilità di capire il marcio del nostro sistema politico, del nostro mercato del lavoro, della nostra economia, della nostra società.
Ho intenzione di dare un taglio più netto ai miei articoli, più politici, più schierati, più personali.
Grazie per avermi dedicato anche un minuto della vostra vita, buona lettura!
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"La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perchè dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico" (Enrico Berlinguer)
mercoledì 18 aprile 2007
Erdogan e l'ambigutà della Turchia
Il 6 maggio ci saranno le elezioni presidenziali in Turchia. Il premier attualmente in carica, Erdogan, ha sentito la necessità di rassicurare l’opinione pubblica circa la fedeltà propria e del suo partito di radici islamiche, l’Akp, alla costituzione e allo Stato di Diritto,sottolineando il carattere democratico,sociale e laico del proprio Paese.Negli ultimi anni il tema del laicismo dello Stato è diventato di stretta attualità. Il fondamentalismo islamico poggia la propria base sociale su una cultura religiosa musulmana estremamente diffusa nel mondo e in particolare nei paesi medio-orientali, in molti dei quali l’unica fonte del diritto è la Shari’a,legge divina inclusa nel Corano e nella Sunna(indice di comportamento e di costume scritto da Maometto). La conseguenza è una ripugnante chiusura mentale nei popoli di molti Paesi(Afghanistan,Iran,ecc..), la quale permette, a chi vuole strumentalizzare l’ignoranza della povera gente, di trovare un appiglio alle proprie folli ispirazioni. La democrazia non esiste; i diritti umani, sociali, individuali ancora meno; le donne sono umiliate. Solo uno Stato laico può togliere il pretesto ,a gente senza Dio,di manipolare le masse in nome di Dio. Ovviamente, nei paesi Arabi e filo-Arabi, questo non è possibile per l’arretratezza civile e istituzionale di cui soffrono e che può essere paragonata al nostro Medioevo. In Turchia però la situazione è diversa .Si tratta di un Stato ibrido,geograficamente a metà tra Europa e Asia,diviso tra cultura occidentale e orientale. Da anni si parla di un suo eventuale ingresso nell’Unione Europea.Il tema ha generato ampi dibattiti ma, nel caso vedesse accettata tale richiesta, potrebbe fungere da raccordo tra i due mondi. Che non dimentichino mai, però, che siamo nel 2007. Oggi lo Stato deve essere laico
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