Quando finì la seconda guerra mondiale l’Europa era in cenere. Il continente era stato raso al suolo da due guerre, di portata globale, combattute sul proprio territorio e aggravate da dittature e stermini razziali. La sensazione comune era che i Paesi Europei l’avessero combinata davvero grossa. La nostra civiltà millenaria aveva toccato il fondo. Affinché ciò non avvenisse più, Germania e Francia,insieme ad altri Paesi,diedero vita alla CECA(comunità del carbone e dell’acciaio), atta a prevenire le dispute attorno alla proprietà di risorse minerarie,una delle principali cause scatenanti i due conflitti. Tale istituzione costituì il primo passo di un lungo cammino che sfocerà nell’attuale Unione Europea. Aldilà delle questioni specifiche, l’idea di base è quella di creare un’entità unica, integrata a livello sociale,politico,economico.Credo che una sempre maggiore coesione sia fondamentale affinché un’area geografica così ristretta possa avere la forza di camminare con le proprie gambe, creando un’alternativa al “Patto Atlantico”(costitutivo della NATO), fondamentale per liberarsi di una scomoda “amicizia”. Solo così,infatti, il colosso Statunitense non sarebbe più indispensabile come protezione/vassallaggio in ottica internazionalistica. Un tempo principali alleati contro l’Unione Sovietica, oggi “compagni di viaggio”in Iraq piuttosto che in Libano o in Palestina, gli Europei hanno quest’unica opportunità per essere autonomi. Certo rispettando l’identità,la lingua e la cultura di ogni Stato membro, ma comunque uniti.
Se la Cina e l’India crescono a dismisura, in parallelo cresca anche l’Europa. Poi vedremo quanti colossi ci saranno nel Mondo... Poi vedremo quali saranno i nuovi equilibri internazionali…Chi avrà bisogno di chi…
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