
C’era una volta la serie A, nota come il campionato più bello e prestigioso al mondo. Poi, un giorno, alcune grandi squadre si svegliarono la mattina accorgendosi di avere qualche debito di troppo. La crisi economica colpì la Fiorentina, che fallì e venne retrocessa in C2, nonché la Roma che fu costretta a smantellare il proprio organico, divenendo una “Rometta”. Contemporaneamente i crack Cirio e Parmalat distrussero due squadre da queste finanziate, la Lazio di Cragnotti e il Parma di Tanzi. Qualche anno dopo fallirono anche Napoli e Torino, oltre al Genoa spedito in serie C per motivi disciplinari. In questo quadro rimanevano solo 3 squadre ad alti livelli: Juve, Milan, Inter. La iniqua distribuzione dei diritti televisivi, inoltre, faceva si che queste si arricchissero smisuratamente più delle altre 17 che partecipavano al campionato. Di conseguenza diventavano sempre più forti e, grazie alla Champions League, impinguavano le proprie casse ulteriormente, dilatando sempre più la forbice con le altre squadre. In questo contesto già noioso è intervenuta Calciopoli, la quale ha eliminato Juve e Milan, lasciando solo l’Inter a giocarsi lo scudetto. Chiunque abbia un minimo di sale in zucca si sarà schifato di tutte le feste che i nerazzurri stanno facendo. Dopo questo mio discorso, vi sarà chiaro che il calcio italiano è diventato una farsa e che vincere una gara correndo da soli non è il massimo della vita. Il tricolore dell’Inter non vale nulla, perché non è esistito il campionato…
Tranquilli, forse sta arrivando la luce alla fine del tunnel. L’anno venturo tornerà la Juve, anche se non ai livelli di un tempo ma tornerà. Milan e Fiorentina saranno rinforzate e non penalizzate. Roma e Lazio potranno essere competitive grazie ai soldi della Champions, Napoli e Genoa quasi sicuramente torneranno in serie A. Insomma…si torna a giocare sul serio. Visto che il movimento calcistico nostrano è campione del Mondo e d’Europa, è indispensabile che abbia un campionato all’altezza. Che poi il Palazzo sia un letamaio, questo è noto, però è un altro discorso. Ora sto parlando di calcio giocato e forse dall’anno prossimo non ci addormenteremo più davanti al televisore!